Immersi nel cuore del Chianti Classico dove i terreni, da secoli, nutrono vigneti pregiati

Greve in Chianti, paese immerso nel cuore del Chianti Classico, zona in cui i terreni, da secoli nutrono vigneti pregiati.
Ad accoglierti non c’è nessun altro se non Enrico Baj Macario e sua moglie Giulia ed in un attimo è chiaro che non è né una grande azienda del chianti, né una piccola azienda a conduzione familiare, ma un vero e proprio atelier del vino della più alta qualità.
Da questo appezzamento di terra escono bottiglie di Chianti Classico, Chianti Classico Gran Selezione, Refosco, Spumante e vini IGT che stupiscono e conquistano i sensi.
La cantina colpisce per com’è concepita. Non ci sono grandi tini, ma piccole Tonneau da 500l e Barrique da 220l. Su ognuna c’è un numero o un nome: il numero del filare per la produzione di Enrico Baj Macario e un nome per ciò che lui sta creando insieme al suo cliente, chi attraverso il bajering ha affittato uno o più filari diventando così produttore.
Poco lontano dalla cantina il laboratorio meccanico.
Fiaccole per le barrique e decine di attrezzi che solo in parte assomigliano a quelli normalmente reperibili sul mercato.
Qui ogni strumento è stato personalizzato, migliorato, o addirittura costruito dal nulla, per svolgere al meglio una funzione specifica
Precursore dell’era contemporanea che vede protagonisti gli artigiani digitali, Enrico Baj Macario ha cercato l’estrema personalizzazione delle sue attrezzature perché rispondano al meglio alle sue peculiari esigenze produttive.
Tutt’intorno i tre vigneti, separati tra loro da un oliveto e un bosco, vengono tenuti come gioielli, ognuno con la sua destinazione produttiva ben precisa
Il vigneto farfalla è un vigneto di Sangiovese diviso in filari scrupolosamente numerati.
Da qui è nato il primo chianti classico gran selezione e da allora ne molti altri hanno visto la luce
Il vigneto del Refosco è stato impiantato per creare un gioiello ancora più raro, un Refosco in purezza toscano, incredibile e introvabile
Il vigneto di Sangiovese più piccolo è destinato alla produzione delle spumante che con i suoi 700 esemplari annui raggiunge i massimi livelli qualitativi e di esclusività.
All’interno dell’atelier, Enrico Baj Macario lavora personalmente ogni filare con scrupolosa attenzione, sceglie e prepara ogni barrique per renderla unica, segue la nascita di ogni singolo vino passo per passo, affiancato solo dall’enologo Paolo Marchi e dalla moglie Giulia che si occupa di rendere splendida ogni bottiglia.

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