Enrico Baj Macario

 

Enrico Giovanni Baj Macario nasce a Milano il 3 aprile del 1964. È il terzo dei cinque figli del Conte Giovanni Enea Baj Macario e della Contessa Eugenia Spieghel Baj Macario.

Cresce in una famiglia numerosa, dove gli viene impartita un’educazione inflessibile originata da una longeva tradizione familiare militare, ma nulla riesce a piegare la sua passione per l’arte, il bello, il gusto e la scoperta.

Enrico Baj Macario inizia la sua carriera di viticoltore nell’azienda agricola di famiglia, la fattoria “Castello del Trebbio” dove, oltre ad apprendere tutti i segreti per la produzione di vini eccellenti e pluripremiati, getta le basi per quella tipologia di struttura ricettiva che tutti conosciamo con il nome di agriturismo.

Alla morte del padre decide di allontanarsi dal mondo del vino per qualche tempo finché, nel 1999, ritorna alla campagna acquistando un vecchio rudere e un bell’appezzamento di terreno sul quale oggi sorge l’azienda agricola Enrico Baj Macario.

“Non mi ero allontanato dalla vita di campagna che amavo, ma dal concetto di azienda agricola moderno. Troppi vincoli, troppi standard, una ricerca affannosa di prevedibilità di sapore nel prodotto che confligge con la natura stessa del vino. Volevo seguire una metodologia produttiva capace di esaltare ogni pianta, ogni vigna, ogni annata”

 

I vigneti e la cantina vengono realizzati in modo da consentire la produzione di più vini e pochi anni dopo escono sul mercato, e vengono accolti molto positivamente, i primi prodotti della nuova azienda.

Inizia quindi la prima vera vinificazione per filare singolo e il “Filare 6” entra nella rosa dei pochissimi Chianti che possono vantare l’etichetta Chianti Classico Gran Selezione.

Mosca bianca tra i grandi nomi dei vini Toscani, Enrico Baj Macario, con i suoi xxx ettari di vigna, ha l’opportunità di vedere il suo prodotto presentato a fiere internazionali di altissimo livello ed oggi è ormai una realtà produttiva riconosciuta e apprezzata in Italia e all’estero per le sue peculiarità.